Presentato ieri il libro di Luigi Dodaro alla Fondazione Giacomo Mancini di Cosenza

Un incontro all’apparenza sulla ‘vecchia’ politica e su quello che ha rappresentato l’epopea socialista nella città di Cosenza, agli inizi degli anni ’80. Un gruppo di giovani (I Ragazzi del Quartiere Massa) cresciuti sotto la guida autorevole di Giacomo Mancini, il vecchio Leone socialista, incontrastato leader nazionale di tante battaglie al servizio delle classi più deboli.
Una pagina indimenticabile per tutti i cosentini, che nel corso di quegli anni, hanno conosciuto la voce e i volti di un Riformismo di stampo operaista e repubblicano, prendere forma nello spirito di quella fantastica generazione. «La Massa era un Teatro all’aperto. La plastica rappresentazione del tipico contesto urbano e sociale in cui il disagio si tagliava a fette…» si legge nelle pagine del libro.
La storia è stata ricostruita grazie ai ricordi raccolti da Francesco Kostner, presente insieme all’autore all’evento. Pietro e Giacomo Mancini junior, non hanno comunque fatto mancare il loro contributo, sottolineando la grande importanza di un momento storico che ha lasciato un segno indelebile nella coscienza collettiva della città.
Di quel socialismo fatto, soprattutto, di partecipazione e relazioni umune, di cui non resta che una fleblile traccia in una società ‘liquida’ e sempre più contraddistinta da una vertiginosa perdita di memoria: «Riannodare i fili della memoria, è un esercizio bellissimo. Appassionante…» scrive, infine, Luigi Dodaro, quasi a voler ristabilire un legame con un passato che, ormai, sembra non fare ritorno.

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Alcuni momenti della presentazione