Ieri la Conferanza Stampa del mister che ha tracciato le linee guida della squadra

Il bello della Juventus è che le basta poco per cambiare look. Quella di Igor Tudor, infatti, punta sulla sostanza più che sulla spettacolarità. Poco trucco, ma nei punti giusti, per coprire i difetti ed esaltare le qualità. Genuina e tosta come il suo allenatore, che non si sente un predestinato solo perché ha indossato a lungo il bianconero e ne conosce la storia.
Igor tratteggia la sua squadra con gli occhi luccicanti e il sorriso perpetuo davanti alla platea dei Giornalisti. «Niente scuse, non le ho mai cercate» è il suo grido di battaglia, con un obiettivo unico nella testa: centrare il quarto posto senza preoccuparsi del futuro. «Le emozioni ci sono – ha, poi, raccontato il nuovo allenatore – perché tutti vorrebbero allenare qui, ma c’è soprattutto la voglia di fare bene e di raggiungere l’obiettivo. Io sono un po’ particolare perché faccio le scelte con il cuore».
Tudor ha un contratto fino al 30 Giugno con un’opzione automatica di rinnovo in caso di Champions. Il suo storico evidenzia che quando è entrato in corsa, ha sempre fatto bene, migliorando il rendimento della squadra e la media punti. «Lo spirito non deve mancare, servono testa e cuore» si schernisce ancora il nuovo traghettatore, dall’anima profondamente juventina, che non lo tradisce affatto in questo primo impatto con il mondo bianconero.
Conta soprattutto sulla partecipazione dello Stadium, ultimamente ostile. Ha, infine, confermato Locatelli capitano, regalando carezze a Vlahovic: «Ha le qualità di un giocatore di prima classe. È intelligente e trascinatore». La Juventus non è più quella dei suoi tempi, con Zidane e Del Piero, ma la Signora resta sempre la Signora e Tudor vuole, in primo luogo, aiutarla a ritornare a brillare e, soprattutto, a vincere.