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Santo Spirito fu la culla di Sandro Botticelli, pittore fiorentino per antonomasia, dove respirò arte fin dalle fasce, visto che la sua famiglia non era certo priva d’inclinazione artistica

Probabilmente ‘botticelli‘ era solo un soprannome, che peraltro condivideva con tutti i maschi di casa, ma il talento quello no, era proprio tutto suo. Di questo talento ne fornì presto una prova nella bottega di Filippo Lippi, dove fu iniziato alla pittura e dal quale riprese lo stile elegante.
Sandro fu molto amato dai Medici, di cui sposò completamente la visione politico-umanista e proprio in virtù delle commissioni che gli accordarono i Signori di Firenze, ebbe modo di farsi conoscere in tutta Europa.
Frequentò Marsilio Ficino e Pico della Mirandola, dai quali prese la visione Neoplatonica che trasferì nella sua cifra stilistica, attraverso la bellezza, l’amore e la grazia che elevavano l’uomo al divino, ma, soprattutto, conobbe Savonarola, personaggio che ebbe un forte impatto sul Botticelli, tanto da farlo concentrare solo sui temi sacri.
Col tempo e l’affacciarsi progressivo di nuovi grandi artisti, come Leonardo prima e Michelangelo poi, fu relegato a sempre maggior anonimato, povertà e solitudine. Ci resta il suo grande amore per la bellezza, la natura e la figura femminile, che ha saputo rendere come pochi altri.