La Regina di Francia era acuta e intelligente stratega di Corte, protagonista della politica fiorentina

Innovatrice e sempre in controtendenza rispetto ai luoghi comuni dell’epoca, Caterina de’ Medici fu definita Regina Madre, visto che dette alla luce ben 3 Sovrani di Francia e anche Regina Nera, data la passione per l’astrologia e l’esoterismo e i tanti aspetti controversi della sua figura.
Figlia di Lorenzo de’ Medici, Duca di Urbino, nel 1533, appena quattordicenne, sposò il futuro Enrico II°, suo coetaneo e allora duca di Orléans, diventando in seguito regina consorte di Francia. Difese il prestigio della Monarchia, tessendo la tela del trono di Francia per decenni e tentò di sanare il sanguinoso conflitto tra Ugonotti e Cattolici.
La ricordiamo, inoltre, anche per le innovazioni a lei attribuite, introdotte per dare alla vita di Corte un tocco di fiorentinità: dall’uso della forchetta a tavola per non afferrare più le pietanze con le dita, ai raffinati fazzoletti per il naso, passando per le ricette dei cuochi fatti arrivare appositamente a Parigi da Firenze. Ricette che furono, in seguito, alla base di tanti piatti dell’arte culinaria francese.
Da non dimenticare, infine, l’usanza delle Pomander, o Melograni odorosi, sfere indossate al collo che contenevano pezzi di stoffa imbevuti di fragranze e che diventarono ben presto di gran moda a Corte. Caterina, infatti, aveva al seguito il suo profumiere di fiducia Renato Bianco, detto dai francesi René le Florentin, che dette il via alla grande tradizione francese dei profumi.