La mostra allAuditorium Parco della Musica di Roma sarà visitabile fino al 2 Marzo 2025

L’esposizione propone le immagini scattate nel corso degli anni dallo stesso Verdone, che ritraggono nuvole, albe e tramonti. Fotografie che egli definisce «preghiere senza parole». Frutto di una passione privata dell’autore, le sue fotografie nascono come una fuga liberatoria dal lavoro.
Si tratta del risultato di una profonda passione per il cielo, un elemento naturale che da sempre esercita su di lui un’attrazione irresistibile, suscitando al contempo un senso di inquietudine. Le immagini raccontano la bellezza poetica dei colori celesti, ma anche la loro cupezza minacciosa.
L’ispirazione che guida Verdone proviene sia dall’Arte pittorica, dalle Opere del Futurista Luigi Russolo, fino ai maestri come Tiepolo, Monet e Constable, che lo spingono a puntare l’obiettivo verso l’alto, in particolare dalle composizioni strumentali elettroniche di Brian Eno. Suoni che lo riportano alla contemplazione e al silenzioso stupore del cielo.

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