In Commissione urbanistica, presieduta dal Consigliere comunale Massimo Lo Gullo, lo strumento urbanistico è stato approvato quasi all’unanimità, con la sola astensione della Consigliera Bianca Rende, ed è ora pronto per essere portato all’attenzione del Consiglio comunale dove potrà eventualmente essere emendato
Lo schema del Piano, con il relativo regolamento di attuazione, composto da 53 articoli, era stato approvato in Giunta nel Luglio del 2017. La finalità è quella di disciplinare, attraverso una serie di criteri e di norme, la possibilità di installare sul suolo pubblico manufatti, strutture mobili ed altri elementi di arredo urbano, al fine di salvaguardare i valori architettonici ed ambientali della città e, contemporaneamente, di potenziare la qualità delle attività commerciali esistenti, con adeguati spazi per l’intrattenimento della clientela, affinché nell’installazione delle strutture, siano costantemente soddisfatte le esigenze dell’estetica, del decoro, della sicurezza e dell’igiene.
Nel corso della discussione in Commissione urbanistica, introdotta dal Presidente Lo Gullo che ha spiegato l’importanza dell’adozione di uno strumento «che – a suo giudizio – consentirà di dotare tutti i commercianti di un piano dell’arredo che in città manca da molti anni», è intervenuto anche l’Assessore alla Pianificazione urbana Michelangelo Spataro. «Arriva a destinazione – ha, poi, sottolineato – uno strumento che renderà ancora più visibili le opportunità per i commercianti e gli imprenditori che operano nel contesto cittadino».
Nel corso del dibattito si è fatta sentire anche la voce della Consigliera Bianca Rende che rivolgendosi direttamente all’Assessore Spataro, ha chiesto lumi sulla situazione in cui versa la città con riferimento alle autorizzazioni ad occupare il suolo pubblico: «Cosenza – ha evidenziato la Rende – è, dal punto di vista dell’arredo urbano, una città disordinata e caotica, sia per quanto riguarda le distanze e le sovrapposizioni delle occupazioni, ma anche per la scarsa armonia degli arredi». E a tal proposito ha rivolto all’Assessore Spataro un esplicito invito ad assumere un impegno politico affinché questa armonia si realizzi.
Non si è fatta attendere la risposta dell’Assessore Spataro il quale ha distinto fra chi deve rilasciare le autorizzazioni e chi deve garantire il controllo delle attività. Quest’ultimo ha, inoltre, posto in evidenza la necessità di combattere gli abusi e di garantire chi, invece, paga con regolarità e costanza la tassa di occupazione di suolo pubblico e rispetta i criteri fissati dall’Amministrazione.