Presentata stamane nella Cittadella regionale di Catanzaro il Concours Mondial de Bruxelles, la prestigiosa manifestazione vitivinicola internazionale che si terrà a Rende dal 19 al 21 Maggio
«Sfida importante – ha dichiarato il primo cittadino di Rende Marcello Manna -. Sarà occasione importante non solo per Rende, ma per l’intero territorio calabrese, una vetrina internazionale che, ne siamo certi, sarà utile non solo per conoscere altri Paesi, ma anche per valorizzare il nostro Patrimonio enologico e turistico».
Unico ad avere ottenuto il marchio di qualità da parte della Comunità europea, il Concours, giunto alla 29ª edizione, vedrà la partecipazione di oltre 300 giudici internazionali chiamati a valutare 10 mila vini provenienti da 46 differenti Paesi. Per la Calabria, al 4º posto davanti al Veneto fra le regioni che hanno presentato i propri vini al Concours, sarà un’occasione per promuovere non solo il Settore vitivinicolo, ma anche quello turistico ed economico.
Il Presidente Roberto Occhiuto, insieme all’Assessore Gianluca Gallo hanno sottolineato come: «Lo sforzo d’investimento da parte della Regione va proprio in questa direzione. Connettere produzione e distribuzione, far conoscere i nostri territori e i quattro consorzi di tutela sarà elemento di cui potrà beneficiare non solo questo settore strategico, ma l’intero indotto».
Il Sindaco di Rende Marcello Manna, ci ha tenuto invece a ringraziare: «Il presidente Occhiuto e la sua Giunta per aver organizzato un evento di tale portata. Che il Concours si svolga a Rende ci inorgoglisce e restituisce anche l’idea di quanto la nostra città sia polo culturale e attrattivo, punto di riferimento per la nostra Calabria».
Più di 7 mila etichette e 10 mila vini per il Concours, che garantirà oltre ad una presenza in loco dei più influenti e prestigiosi buyers mondiali e giornalisti di Settore, la possibilità alle eccellenze calabresi di far conoscere i propri prodotti: «La nostra regione – ha, infine, concluso Manna – si candida così ad avere una visibilità che andrà oltralpe non solo per il comparto vitivinicolo, ma anche per le Aziende agricole agroindustriali ed alimentari, in un momento di scelte coraggiose ed ambiziose per ripartire».