Nell’ultimo pomeriggio di un’estate rovente, il Cosenza perde la sua brillantezza e si lascia sopraffare da una squadra che al San Vito-Marulla ha ritrovato la sua classe e un calciatore, decisamente, di un’altra Categoria. Armand Gaetan Lauriente al 52′, infatti, l’ha risolta lui, chiudendo una pratica fastidiosa per un Sassuolo che vuole tornare al più presto in Serie A.
I calabresi, in realtà, hanno provato ad opporsi, ma la forza d’urto della squadra di Grosso ha impedito agli uomini di Alvini, tra l’altro privi di Fumagalli, l’uomo più pericoloso dei rossoblù, di mettersi sullo stesso livello loro e di trovare giocate, quanto meno, efficaci. Soltanto Mazzocchi al 72′ è riuscito ad impensierirli colpendo di testa il palo esterno.
Per il resto è stato quasi un monologo, con il Sassuolo sempre attento e pericoloso dalle parti di Micai, come quando al 44′ con Iannoni lo ha impegnato severamente, scagliando un tiro preciso e potente. Il Cosenza, tuttavia, nei minuti di recupero, quando ormai si era al 90’+6′, con Rizzo Pinna ha tentato di acciufare un pareggio che avrebbe, comunque, conquistato con enorme fatica.