Sembra una storia, se vogliamo, con un finale già scritto da tempo. I tifosi da mesi ne hanno il sentore, ma un epilogo così umiliante non era affatto prevedibile. Cos’altro c’è da dire sul Cosenza visto sul campo dello Stadio Alberto Picco, a cui tra l’altro è mancata anche la forza necessaria di crederci e provarci.
Cinque sberle che lasciano attoniti e increduli e fanno capire come la squadra abbia definitivamente deposto le armi, non avendo più neanche la forza di ‘gettare il cuore oltre l’ostacolo’.
Una vera resa, ma non è così che si può uscire di scena. Almeno un briciolo d’orgoglio bisogna mostrarlo, soprattutto nei confronti di quanti sostengono con la loro infinita passione i colori rossoblù.
Sono mesi, dopotutto, che non ci stanchiamo di ripetere che non si può affrontare un Campionato di Serie B con una difesa a tratti inadatta in una categoria sempre più competitiva. In terra ligure, oltretutto, i Lupi sono crollati semplicemente al primo affondo, quando al 6’ Galabinov ha siglato la rete del vantaggio dei padroni di casa.
Al 20’ è arrivato il raddoppio di Gyasi, dopo le canoniche svi- ste arbitrali. Poi, il palo colpito da Baez su punizione al 36’ e nella ripresa, il sofferente martirio con la doppietta di Mastinu al 50’ e al 55’ e, in attesa di capitolare con la marcatura di Nzola al 65’, il timido acuto di Bruccini al 63’ dalla distanza.
È chiaro che prima di raccogliere i cocci di questa tormentata Stagione, la squadra dovrà ancora affrontare Perugia, Pordenone, Pisa, Empoli e Juve Stabia.
Ma qualora la classifica dovesse purtroppo sentenziare la retrocessione in Lega Pro, senza abbandonarsi troppo alle ‘antiche tragedie greche’, distruggendo anche quello che di buono si è fatto, la Società dovrà presto ripartire con un serio progetto di rilancio.
Lo merita la storia del Cosenza Calcio, lo merita la città e l’intera provincia, lo merita il grande cuore dei tifosi rossoblù che, nonostante tutto, non smetterà mai di battere per la propria squadra.
IL TABELLINO DEL MATCH:
SPEZIA: Scuffet; Ferrer (74′ Vitale), Terzi, Erlic, Marchizza; Acampora, Bartolomei (58′ Ragusa), Mora (46′ Maggiore); Mastinu, Galabinov (30′ Nzola), Gyasi. A disposizione: Krapikas, Desjardins, Vignali, Ramos, Gudjohnsen, Bastoni. All. Italiano
COSENZA: Perina; Idda, Schiavi (60′ Capela), Legittimo (52′ Asencio); Casasola, Bruccini, Prezioso (52′ Bahlouli), Bittante; Carretta (83′ Broh), Rivière, Báez (77′ Kone). A disposizione: Saracco, Corsi, Lazaar, D’Orazio, Monaco, Sueva. All. Occhiuzzi
ARBITRO: Livio Marinelli di Tivoli (Scatragli – Lombardo)
IV UOMO: Paolo Bitonti di Bologna
MARCATORI: 6′ Galabinov (S), 20′ Gyasi (S), 50′ e 55′ Mastinu (S), 63′ Bruccini (C), 65′ Nzola (S)
NOTE: Gara disputata a porte chiuse
Ammoniti: 8′ Mora (S), 38′ Schiavi (C), 47′ Nzola (S), 62′ Bahlouli (C)
Espulso: al 45′ il Team Manager del Cosenza Marulla
Angoli: 5-4 (pt 2-1)
Recupero: 2′ pt; 0′ st