La squadra di mister Viali rinasce contro un Palermo combattivo, che comunque esce sconfitto dal San Vito-Marulla

Il clima in casa Cosenza è abbastanza teso. Lo rivelano, infatti, i fischi indirizzati al Presidente Guarascio ad inizio partita, quando a bordo campo cammina con la sua consueta flemma per, poi, subito rientrare all’interno dello Stadio non appena si rende conto dell’aria che tira.
Pochi, intanto, i tifosi giunti sugli spalti del San Vito-Marulla, a conferma che la Società non stia attraversando un momento particolarmente felice, anche se d’altronde sono tante le occasioni perse da parte di una proprietà che in questa Serie B non riesce proprio ad ingranare.
La squadra di casa, purtroppo, è reduce dalla sconfitta consecutiva e, quindi, sarebbe difficile reggere l’urto di un nuovo ko contro un Palermo ormai galvanizzato dalle recenti vittorie ottenute a Modena e al Barberis contro il Parma. Il popolo rossoblù, tuttavia, ne è consapevole e cerca in tutti i modi di allontanare i fantasmi che incombono sulla prima di Viali nel proprio Stadio.
Pisa, in ogni caso, ha dato dei segnali, seppur timidi, ma alla fine sono arrivati. La squadra bruzia, contro i siciliani, è apparsa subito trasformata. Pressing alto e voglia di aggredire la porta avversaria. E’ questo che i tifosi, in fondo, speravano di vedere e, alla fine, si sono tutti divertiti, perché il Cosenza, oltre a vincere, ha offerto un’ottima prestazione e la partita è stata combattuta sino all’ultimo minuto.
Brunori al 41′ l’ha sbloccata su una bella azione manovrata, ma Florenzi al 45′ ha rimesso in parità il risultato con una splendida conclusione al volo su cross di Rispoli. E già, proprio quel Florenzi per troppo tempo assente ed oggi, ancora una volta, ci si è accorti di quanto sia importante nell’economia del gioco del Cosenza e di quanta ‘cazzimma‘ abbia nel condurre le danze.
Nel secondo tempo i Lupi hanno trovato, persino, lo spunto necessario per ribaltare il risultato con Rigione che al 56′, a tu per tu con Pigliacelli, lo ha infilato approfittando di una maldestra carambola in area palermitana. Soltanto pochi minuti e al 59′ è arrivato il pari del solito Brunori che ha raccolto un angolo proveniente dalla sua destra.
La partita, di conseguenza, è tornata in equilibrio, ma il carattere di questo Cosenza ha fatto sì che Larrivey si facesse trovare pronto sul traversone di D’Urso. E’ stata a quel punto un’apoteosi, anche se il bello doveva ancora arrivare nel finale, quando l’arbitro Gualtieri di Asti, dopo aver controllato il VAR ha assegnato un penalty per la squadra ospite, esattamente al 90′.
Dal dischetto è andato Brunori, ormai lanciatissimo verso la tripletta personale. Il tempo di guardarsi intorno e per Marson, degno sostituto di Falcone, è stato un volo plastico verso il lato sinistro della porta a fermare la traiettoria di un pallone destinato, ormai, a finire in rete. Un finale meglio di così non era affatto prevedibile, alla vigilia.
Il Cosenza ce l’ha fatta e, quel che più conta, è che ha offerto una prestazione che in città non si vedeva da qualche tempo. E’ stata per tutti una festa di calcio, forse per i tifosi rosanero un po’ meno, specie per qualche ‘inutile‘ idiota che durante la gara ha fatto esplodere dei petardi che, a poca distanza, hanno calpito, anche se lievemente, 2 malcapitati steward.
In Conferenza Stampa il Direttore della nostra testata, Francesco De Filippo, ha chiesto a Viali se anche in trasferta vedremo lo stesso atteggiamento della squadra: «Credo che questa squadra per fare ottime cose o grandi cose, non può speculare – è stata la risposta del mister -. Deve fare tanto e avere coraggio. Difendere in tanti ed attaccare in tanti. Poi è chiaro che ogni partita avrà le sue sfumature e la sua strategia di gara, come la chiamo io».
Ovvio che queste affermazioni sono ‘musica‘ per le orecchie dei tifosi. Davvero improponibile quel Cosenza, apatico e rinunciatario, guidato da Dionigi che per troppe partite è rimasto racchiuso nella propria metà campo, in attesa di sfruttare l’errore dell’avversario, per un calcio tutto sommato anacronistico e, se si vuole, alla vecchia maniera.
IL TABELLINO DEL MATCH:
COSENZA: Marson, Rispoli (75′ Camigliano), Rigione, Calò (75′ Venturi), Larrivey, D’Urso (65′ Brescianini), Meroni, Merola (75′ Brignola), Martino, Florenzi (79′ Kornvig), Voca A disposizione: Matosevic, Panico, Vaisanen, Nasti, Vallocchia, Butic, Zilli All. Viali
PALERMO: Pigliacelli, Claudio Gomes (70′ Floriano), Segre (70′ Saric), Brunori, Di Mariano, Broh (80′ Damiani), Marconi (70′ Vido), Nedelcearu, Valente, Devetak (29′ Crivello), Mateju
A disposizione: Grotta, Massolo, Pierozzi, Sala, Accardi, Soleri, Bettella All. Corini
ARBITRO: Sig. Gualtieri Matteo di Asti
ASSISTENTI: Francesca Di Monte di Chieti e Giuseppe Marco Macaddino di Pesaro
IV° UFFICIALE: Francesco Carrione di Castellammare di Stabia
VAR: Marco Serra di Torino
AVAR: Matteo Marchetti di Ostia Lido
MARCATORI: 41′ Brunori (P), 45+2′ Florenzi (C); 56′ Rigione (C), 59′ Brunori (P), 63′ Larrivey (C)
NOTE: Spettatori: 2.705 per un Incasso di 28.458 euro. Abbonati: 1444 per un Incasso di 7.810 euro. Ospiti: 627. Totale 4149 per un Incasso di 36.268 euro
Ammoniti: 12′ Mateju (P), 16′ Devetak (P); 49′ Martino (C), 50′ Florenzi (C), 53′ Marconi (P), 59′ Calò (C), 89′ Rigione (C)
Espulsioni: 89′ Vallocchia (C)
Recupero: 2′ pt; 6′ st