La grande ambizione storia sul leader del Pci fra il 1973 ed il 1978

La famiglia Berlinguer in Platea ed in prima fila la giornalista TV Bianca che dice: «Provo  una grandissima emozione nel ritrovare mio padre». la 19ª edizione della Festa di Roma si è aperta all’Auditorium Parco della Musica nel segno della memoria storica e della politica più nobile, incarnata da Enrico Berlinguer, con l’interpretazione da brividi del superbo Elio Germano.
Molti gli applausi ricevuti, fra cui quelli del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Il film di Segre si svolge tra il 1973, quando in piena guerra fredda il protagonista sfuggì ad un attentato a Sofia, ed il 1978, anno dell’assassinio di Aldo Moro. In mezzo il tentativo del più grande Partito Comunista dell’Occidente di andare al potere alleandosi con la Democrazia Cristiana.
«Non ho puntato sulla corrispondenza esteriore – ha spiegato l’attore romano – ma ho cercato di arrivare al cuore del personaggio che oggi più che mai rappresenta un esempio. Berlinguer non ha mai cercato il tornaconto personale, ma si è dato anima e corpo alla politica per realizzare la grande ambizione ideale. Teorizzava sin da Antonio Gramsci, di mettersi a disposizione della collettività».