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Sono attesi nuovi provvedimenti per aiutare Imprese e famiglie schiacciati dalla preoccupante impennata dei prezzi

E’ ancora prematuro valutare la portata degli interventi sul tavolo del Consiglio dei Ministri. «È opportuno che l’Unione Europea agevoli le nuove misure», aveva detto la scorsa settimana in Parlamento il premier Mario Draghi, ma un quadro più chiaro dovrebbe comporsi soltanto nei prossimi giorni.
La guerra in atto e la corsa alle materie prime affondano, oltretutto, i mercati. Il prezzo del gas, nel frattempo, è salito alle stelle. Le esportazioni dalla Russia, che rappresentano circa un terzo della domanda europea, non sono attualmente coperte da sanzioni. Le spedizioni quindi rimangono stabili, con flussi che attraversano l’Ucraina regolarmente. Tuttavia, i trader non escludono qualsiasi potenziale interruzione.
«Il conflitto mette a rischio la ripresa» ha, infine, ribadito il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, proprio perché il contraccolpo sulla bolletta energetica salirà, secondo le stime, a 51 miliardi entro l’anno. Bonomi, infatti, chiede al Governo «non ristori pubblici», ma interventi strutturali in campo energetico, oltre ad una revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.