Il Consiglio dei Ministriha approvato, su proposta dei Ministri Nordio e Piantedosi, il Decreto Legge che introduce il reato di invasione di terreni o edifici allo scopo di organizzare raduni
La nuova fattispecie prevede la reclusione da 3 a 6 anni, una multa da mille a 10 mila euro e la sanzione accessoria della confisca degli strumenti e dei mezzi utilizzati per organizzare il raduno illegale. Si introduce, così, una previsione normativa dotata di maggior efficacia deterrente, ha spiegato il Ministro Piantedosi, secondo una logica di prevenzione cui già si ispirano altre sanzioni del nostro ordinamento giuridico.
Secondo le opposizioni presenti in Parlamento, si tratterebbe di una norma raccapricciante da Stato di Polizia, per cui ne chiedono l’abrogazione. Già presente in altri Paesi, il provvedimento è voluto per contrastare i raduni illegali, i cosiddetti rave party, offrendo nuovi e più efficaci strumenti grazie ai quali si potrà intervenire tempestivamente per porre un freno ad un fenomeno che risulta particolarmente dispendioso per lo Stato.
«Esprimo grande soddisfazione per la sollecita e positiva soluzione della vicenda a Modena – ha, intanto, dichiarato il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi -. Un grande lavoro di squadra per il quale ringrazio le Forze di Polizia, il Capo della Polizia, il Prefetto di Modena, l’Autorità giudiziaria, i Vigili del Fuoco e le Autorità locali. Si doveva intervenire e si doveva risolvere velocemente la vicenda».
«Le manifestazioni e gli spettacoli devono essere organizzati rispettando le norme – ha, infine, aggiunto il Ministro – in particolare quelle sulla sicurezza, a tutela degli stessi partecipanti. Basti pensare che a Modena per lo svolgimento del rave party è stato utilizzato un capannone a rischio crollo. Dunque, chi ha messo in piedi l’evento ha posto in gravissimo pericolo tutti i partecipanti».