Questa volta più breve rispetto ai precedenti e per la prima volta pronunciato in piedi al piano terra della Vetrata, con alle spalle il Cortile d’Onore del Quirinale
Un augurio essenziale e per niente retorico quello rivolto dal Presidente della Repubblica agli italiani per archiviare uno degli anni più difficili nella storia del Paese e del mondo: «La pandemia ci ha fatto riscoprire e comprendere quanto ciascuno di noi dipenda dagli altri. La solidarietà è tornata a mostrarsi base necessaria della convivenza e della società», ha ricordato nel suo toccante discorso di fine anno Sergio Mattarella.
«Vorrei dare atto a tutti voi, con un ringraziamento particolarmente intenso, dei sacrifici fatti in questi mesi con senso di responsabilità» ha, inoltre, sottolineato il Presidente. Ma il passaggio più significativo del suo saluto è racchiuso, sicuramente, nelle seguenti parole: «La sfida che è davanti a tutti noi, richiama l’unità morale e civile degli italiani. Non si tratta di annullare le diversità di idee, di ruoli, di interessi, ma di realizzare quella convergenza di fondo che ha permesso al nostro Paese di superare momenti storici di grande, talvolta drammatica, difficoltà».
Infine, ha voluto soffermarsi sull’importanza del vaccino: «Vaccinarsi è una scelta di responsabilità – ha detto -. Di fronte ad una malattia così contagiosa è necessario tutelare la propria salute ed è doveroso proteggere quella degli altri. Io mi vaccinerò appena possibile, dopo le categorie che, essendo a rischio maggiore, debbono avere la precedenza».