Per affrontare il caro bollette ci sarà il prossimo 26 Ottobre una riunione straordinaria dei Ministri dell’Energia dell’Unione Europea. Ad annuncialo lo stesso Cingolani alla Camera dei Deputati

Il Ministro ha, inoltre, ricordato che «il Governo è intervenuto con due decreti d’urgenza, in particolar modo per salvaguardare dagli aumenti dei costi i soggetti più esposti e maggiormente vulnerabili ma, trattandosi di un fenomeno che riguarda l’intero sistema economico, è necessario affrontarlo in modo coordinato e urgente al livello europeo. In sede Ue si rappresenterà che sterilizzare gli aumenti per tutte le categorie produttive richiederà molte più risorse di quelle attualmente rese disponibili, esortando ad agire non solo sugli effetti dell’aumento dei costi dell’energia ma anche sulle cause».

Secondo Cingolani, infatti, serve un’accelerazione sulle misure per le rinnovabili previste nel Pnrr, poiché l’aumento dei prezzi dell’energia evidenzia la necessità di una forte spinta sulle politiche di decarbonizzazione dell’economia. «Dobbiamo andare veloci e speriamo che alcuni segnali in controtendenza vengano risolti». Il Responsabile all’Ambiente ha, poi, informato che sul gas il Ministero della Transizione Ecologica ha avviato un’analisi degli scenari del prossimo inverno, temi oggetto di discussione della periodica riunione del Comitato tecnico di emergenza e monitoraggio del sistema nazionale del gas naturale.

«Il sistema italiano di approvvigionamento del gas naturale – ha, infine, concluso – è storicamente il più diversificato d’Europa e questo ci dà un po’ più di libertà, in particolare con cinque gasdotti di importazione alimentati da produzioni provenienti principalmente da Russia, Algeria, Nord Europa, Libia e Azerbaijan. L’Italia può contare su una produzione nazionale che fornisce circa il 10% dei consumi interni annui e su tre rigassificatori. Oltretutto, il sistema italiano è dotato di un discreto numero di siti di stoccaggio che garantiscono, specialmente durante i periodi invernali in cui la domanda è più elevata, la sicurezza della fornitura giornaliera coprendo i picchi di richiesta».