Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha partecipato a Londra alla riunione del Forum G7, la prima dopo l’uscita del Regno Unito dalla Unione europea, dedicata ai temi della sicurezza, del contrasto al terrorismo e della lotta contro la rete di trafficanti che sfruttano l’immigrazione irregolare
I Ministri del G7 riuniti sotto la presidenza britannica hanno manifestato preoccupazione per l’evoluzione della situazione in Afghanistan, confermando lo sforzo comune per contrastare il terrorismo in questa fase in cui rimane la minaccia rappresentata dall’estremismo violento e dai gruppi terroristici come Al Qaeda e Isis.
In parallelo, sulla questione dei profughi afghani, è stato concordato un approccio coordinato, anche cooperando con i Paesi terzi dell’Area che ospitano i rifugiati, allo scopo di accedere a vie legali e regolari per la protezione, l’accoglienza e il loro reinsediamento. Con riferimento ai flussi migratori il Ministro italiano ha sottolineato come «servano strategie equilibrate e condivise per tutelare le persone più deboli e per contrastare le dinamiche migratorie irregolari alimentate da trafficanti criminali senza scrupoli che causano continue tragedie in mare».
A margine delle sessioni plenarie, coordinate dalla presidenza britannica, la responsabile del Viminale ha avuto un incontro con il Commissario europeo agli Affari Interni Ylva Johannson, per un aggiornamento sull’entità dei flussi migratori in arrivo soprattutto dalla Tunisia e sull’azione dell’Unione europea per sostenere, anche finanziariamente, il Paese nordafricano.
Il Ministro Lamorgese ha poi avuto un secondo bilaterale con la collega inglese Priti Patel in cui sono state affrontate le questioni comuni che Italia e Regno Unito registrano sul controllo dei flussi migratori irregolari via mare lungo la rotta del Mediterraneo centrale e quella della Manica.