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Sono circa 4 mila le Scuole italiane dove nelle Classi il numero degli alunni stranieri supera il 30%

Quel che è certo è che a chiamarli (e peggio ancora a considerarli) stranieri si sbaglia. 2 studenti su 3, infatti, sono figli di genitori stranieri, tra quelli iscritti nelle nostre Scuole, essendo privi della cittadinanza italiana, ma in Italia sono nati e cresciuti e, dunque, non hanno certamente problemi né di comprensione né di espressione nella lingua italiana.
Italiani, quindi, lo sono di fatto, anche perché la cittadinanza potranno chiederla solo dopo i 18 anni, e ottenerla chissà quando, nonostante i Ministri Salvini e Valditara considerano la loro presenza, oltre una certa percentuale, un freno a mano per i loro compagni italiani.
Ignorano, per altro, che un tetto teorico alla presenza di alunni stranieri nelle classi (il 30%) esiste già, introdotto da una circolare del 2010 dell’allora Ministra della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini.
Tetto che, ovviamente, non può prevalere sull’obbligo scolastico garantito dalla nostra Costituzione. Inutili, tuttavia, le polemiche sulla decisione di sospendere le lezioni sino al prossimo 10 Aprile per la fine del Ramadan nella Scuola di Pioltello, in provincia di Milano.