In occasione dell’anniversario del Dies Natalis di Roma risalente al 21 Aprile 753 a.C., il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide ha preferito ricordarlo attraverso alcuni reperti dell’antica Copia, nome augurale che indica abbondanza, scelto dai romani per la colonia greca di Sybaris nel 194 a.C. in una situazione territoriale di decadenza.

La città, completamente romanizzata, visse un progressivo sviluppo, divenendo nell’84 a.C. municipium romano, conoscendo, tra l’altro, un periodo di pace e prosperità. La floridezza del Centro ionico raggiunse il culmine in età Agustea: le numerose riforme in campo legislativo, amministrativo, religioso economico, inaugurarono, infatti, una nuova stagione per l’Impero.

Nelle fonti letterarie la città continuò, comunque, ad essere chiamata Thurii nonostante sulle monete comparisse il nome di Copia. Copia-Thurii, tuttavia, divenne una tranquilla città dell’Impero, sino ad essere ricordata da Cicerone come «luogo appartato, con una campagna ben coltivata e con uno dei pochi porti praticabili di tutta la costa ionica».