Il Museo dei Brettii e degli Enotri si dota di un nuovo strumento tecnologico che consentirà una migliore fruizione della sua straordinaria collezione numismatica. Infatti, il monetiere della collezione cosentina, costituito da 300 monete in argento e bronzo, greche, brettie, romane, bizantine e alcune moderne, formatosi già dall’inizio del secolo scorso attraverso donazioni di piccole collezioni e acquisizioni di monete provenienti da scavi effettuati nel territorio, è stato oggetto di sperimentazione da parte della Società Naos Consulting.

Si tratta dell’Azienda d’informatica e di sviluppo di tecnologie legate ai Beni Culturali, capofila del progetto V.I.S.A. il cui obiettivo è quello di realizzare un nuovo modello di spazio museale, denominato Museo 3.0, raccogliendo la sfida lanciata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo di aumentare le performance dei musei italiani mediante l’uso del digitale.

Attraverso un rilievo delle monete, durato diversi mesi, con un approccio analogico e digitale che ha visto l’utilizzo di tecniche sofisticate e un lavoro di precisione effettuato su ciascuna moneta per coglierne tutti i dettagli, evidenziarne i bassorilievi e gli altorilievi presenti e gli spessori, è stato creato un applicativo tecnologico che riproduce digitalmente il monetiere del Museo cosentino.

In questo modo, gli utenti possono vedere le singole monete rilevate in 3D con maggiore dettaglio, ruotarle a 360° e scoprire i particolari tramite zoom, tutte azioni che fisicamente non si possono effettuare per motivi di conservazione. L’applicativo propone una fruizione di tipo clicca-e-fruisci: dalla home si accede, tramite un avatar, all’interno di una stanza virtuale dove sono posizionati gli espositori dedicati alle monete suddivisi per cronologia e tipologia.