Il primo grande Museo della Lingua italiana, situato nell’ex Monastero della Santissima Concezione, all’interno del Complesso di Santa Maria Novella, ospiterà una mostra visitabile sino al prossimo 6 Ottobre
Il nome in sigla del Museo, ossia Mundi, intende evocare due aspetti fondamentali per la nostra lingua: il primo è il rapporto con il latino, lingua madre (mundi è infatti il genitivo di mundus, cioè «mondo»), mentre il secondo è l’idea dell’italiano come lingua del mondo, coinvolta in una rete di relazioni che nei secoli l’hanno messa in contatto, in un proficuo scambio reciproco, con molte altre lingue di cultura.
La lingua italiana, inoltre, è un indiscusso fattore di coesione nazionale. La volontà di tutelarla e promuoverla è un segno dell’affetto collettivo ad un Patrimonio che viene considerato un bene comune. Dedicare un Museo all’italiano, ha quindi una forte valenza simbolica, rappresentando il segno dell’importanza attribuita dal nostro Paese a una delle sue dimensioni culturali più significative.
Arte, Architettura, Letteratura, Commercio, Scienza: la ricchezza della cultura italiana nel tempo, permette di ricostruire le diverse facce della storia dell’italiano, sia nel suo percorso da parlata locale a lingua nazionale, sia nel suo svilupparsi come grande lingua di cultura europea. Il Mundi valorizza questo volto nazionale ed internazionale dell’italiano, facendo rivivere i capolavori della letteratura e affascinando il visitatore con i documenti di una cultura da sempre creativa e senza frontiere.
Visitare questo Museo servirà a ricordare che una lingua italiana è esistita molto prima che esistesse un’Italia politica. Già Dante, infatti, parlava di una «lingua del sì». Ciò farà capire che la lingua non è uno strumento neutro, ma è da sempre lo specchio di una società e l’italiano non fa eccezione. Le parole nuove o straniere, oltretutto, ci sono sempre state e fanno parte di una sana evoluzione di ogni lingua e di ogni cultura.
La grammatica, di conseguenza, cambia nel tempo anche perché, attraverso la lingua, passa l’intera vita di una Comunità: passano i cambiamenti della società, i rivolgimenti politici, l’immaginario collettivo, le abitudini individuali. Per cui Il Mundi è stato pensato come un Museo di nuova generazione, che affianca agli elementi espositivi tradizionali (manoscritti, libri, quadri e oggetti legati alla storia dell’italiano) una forte componente multimediale (postazioni sensibili, schermi al plasma con pulsantiere o touch-screen, videowall, teche digitali, pavimenti e pannelli sensibili).