Si chiama Rapporto sullo stato dei diritti in Italia, ma a leggerlo nel dettaglio sembra più la cronaca di un assedio, che una regolare raccolta dati. L’Associazione è stata fondata dal SociologoLuigi Manconi e si occupa dei tanti diritti negati, che non sono una questione esotica che riguarda solo terre lontane e regimi totalitari. Al contrario, sono un problema che incide sulla vita di tanti anche in Italia. E tanti sono, infatti, gli esclusi dal godimento di quei diritti su cui si fonda la nostra società.
Non c’è angolo di libertà individuale o collettiva che, purtroppo, fra il 2022 ed il 2023 non sia arretrato. «Quello che ci chiediamo è quanto peserà il Governo di destra su una situazione già così fragile sul fronte dei diritti. Ci sarà soltanto un rallentamento o un arretramento significativo? – si chiede, oltretutto, Manconi -. E’ una svolta politica, di fatto autoritaria e di inasprimento delle pene, che in certi campi come, ad esempio, l’immigrazione, rischia di alimentare xenofobia».
«Mi sembra che rischi di passare un messaggio ideologico che vede i diritti non come libera facoltà di scelta delle persone, ma come concessioni, dunque restringibili o revocabili» spiega, inoltre, il Sociologo. Il Rapporto esamina, infine, 17 diversi ambiti fra i più significativi nel Sistema dei diritti e delle libertà. L’Associazione lavora ogni giorno per garantire assistenza qualificata a coloro che sono privati della libertà, a chi cerca di integrarsi nel nostro Paese, a chi è vittima di discriminazioni o di episodi di razzismo, oppure a chi ha subito abusi o torture.