«Tanti gli impegni assunti, lunga la gestazione, molto modesti i risultati prodotti per il Settore delle costruzioni». Apre con una battuta amara la sua valutazione sulla bozza del cosiddetto Decreto Rilancio presentato dal Governo, il Presidente dei costruttori calabresi Giovan Battista Perciaccante.
«Prima annunciato, poi lungamente atteso ed infine enfaticamente presentato come il Decreto in grado di far ripartire il sistema economico – continua Perciaccante -. Ad una prima lettura, tende a somigliare ad una sorta di componimento enciclopedico che, nel tentativo di accontentare tutti, rischia di non accontentare nessuno».
«Ci saremmo attesi – aggiunge il Presidente di Ance Calabria – visti gli impegni assunti in sede di confronto con il nostro sistema, importanti e stringenti interventi sul tema dei lavori pubblici. Non basta prevedere la riapertura dei cantieri se non si viene messi in concreto nelle condizioni di operare e di recuperare in fretta il lungo stop imposto dall’emergenza sanitaria. Vale a livello nazionale così come a livello territoriale».
«Il rilancio degli investimenti pubblici – sottolinea infine il Presidente – presuppone misure importanti in materia di semplificazioni procedurali, di applicazione del Codice degli Appalti, di immissione di liquidità a favore degli Enti territoriali e delle Imprese attraverso l’avvio di un programma di opere immediatamente cantierabili, di sblocco dei crediti vantati nei confronti della P.A. e di drastici tagli alla burocrazia».
«In parallelo – ha, poi, concluso – ci auguriamo che il Governo regionale, per la propria parte di competenza, possa intervenire tanto con autonome iniziative normative e regolamentari, che con specifici programmi di sviluppo territoriale capaci di ridare ossigeno alle 13 mila Imprese edili calabresi, assicurando, così, un futuro agli oltre 40 mila lavoratori diretti ed indiretti impegnati nel Settore».