Il Consiglio ha constatato che lo scenario generale di sicurezza si è ulteriormente deteriorato
Le principali preoccupazioni rimangono l’aggressione della Russia all’Ucraina, che sta provocando un crescente numero di morti e infliggendo devastanti danni alle infrastrutture del Paese, e la conflittualità in Medioriente. Attenzione viene richiamata anche dalle latenti tensioni nei Balcani, con l’instabilità politica e la crisi economica in tanti Paesi dell’Africa.
Il Consiglio ha, quindi, convenuto che l’Italia deve continuare ad adoperarsi, in concerto con gli Alleati, per la stabilizzazione dell’Area mediterranea e per la difesa dei princìpi della pacifica convivenza internazionale. La crisi Mediorientale, con il suo portato d’odio, ha inoltre fatto riemergere anche il fenomeno dell’antisemitismo che va ben al di là di quanto sta avvenendo in Medio Oriente.
Poi, ha affrontato il tema della governance e architettura di sicurezza delle infrastrutture critiche nazionali. Emerge, infatti, la necessità di contrastare, in modo sistemico, ogni tipologia di minaccia, anche ibrida, che si riferisce, più in generale, alla tutela della sicurezza nazionale. È necessario disporre di un sistema di infrastrutture critiche resiliente, capace di garantire la fornitura dei servizi essenziali.