Il bando pubblicato lo scorso Dicembre 2020 si è concluso con la selezione del progetto presentato da Milan Ingegneria che rilancia l’idea dell’archeologo Daniele Manacorda di restituire al Colosseo la sua spaziosa e possente Arena
Con la vittoria del bando da parte del gruppo di lavoro composto da Milan Ingegneria e altri partner, si entra così nella fase operativa dell’ambizioso programma di realizzazione. Un progetto che, con tecniche costruttive innovative, uso di materiali appropriati e metodologie di analisi raffinate, permetterà di garantire sicurezza, funzionalità ed economia realizzativa che, oltre a restituire l’immagine originaria del monumento e del suo funzionamento come complessa macchina scenica, permetterà anche di rafforzare tutela e conservazione, in particolare di proteggere le strutture ipogee.
«Ancora un passo avanti verso la ricostruzione dell’arena, un progetto ambizioso che aiuterà la conservazione e la tutela delle strutture archeologiche recuperando l’immagine originale del Colosseo restituendogli anche la sua natura di complessa macchina scenica». Così il Ministro della Cultura Dario Franceschini, ha commentato l’esito della procedura di gara gestita dal Parco del Colosseo insieme ad Invitalia per l’affidamento della progettazione e della realizzazione del nuovo piano riguardante l’Arena dell’Anfiteatro Flavio.
Grazie ad un finanziamento di 18,5 milioni di euro, infatti, la struttura sarà resa leggera, reversibile e sostenibile. Il piano sarà in legno di Accoya, ottenuto con un particolare processo che ne aumenta resistenza e durabilità: scelta sostenibile che evita l’abbattimento di specie pregiate. Alcune porzioni del piano saranno costruite con pannelli mobili che, attraverso la rotazione e traslazione, garantiranno flessibilità e renderanno possibile l’apertura delle strutture ipogee per illuminazione naturale.
Il piano proteggerà le strutture sottostanti dagli agenti atmosferici, riducendo il carico idrico con un sistema di raccolta e recupero dell’acqua piovana che alimenterà i bagni pubblici. L’intervento, inoltre, consentirà di ripristinare la lettura integrale del monumento e permetterà al pubblico di comprendere appieno l’uso e la funzione di questa icona del mondo antico, anche attraverso eventi culturali di altissimo livello.