Sono stati giorni di apprensione per molti italiani preoccupati che i frammenti del missile avrebbero potuto colpire il Sud Italia, ma per fortuna così non è stato
Alla fine è giunto l’epilogo in cui tutti speravano. Il razzo cinese Lunga Marcia 5B è rientrato nell’atmosfera sull’Oceano Indiano, in un’area in prossimità delle isole Maldive. A renderlo noto è stata l’Agenzia Spaziale Cinese. Per cui nessun impatto di frammenti si è registrato sul territorio italiano. La Protezione Civile per tutta la notte ha seguito il corso degli eventi, pronta dunque ad intervenire in caso di necessità.
Il decollo spaziale era avvenuto lo scorso 29 Aprile sopra l’isola cinese di Hainan per portare in orbita il primo elemento della stazione spaziale Tiangong. Una volta che i cinesi hanno perso il controllo del razzo, si temeva la caduta libera di detriti su zone abitate. Si temeva, infatti, che la struttura alta 5 metri e con un peso di 18 tonnellate, una volta disintegrate al momento dell’impatto con l’atmosfera, avrebbe sprigionato qualche frammento di metallo studiato per resistere alle altissime temperature.
La tensione comunque si è sciolta già alle 5:00 di stamani, quando gli esperti hanno escluso la possibilità che sarebbe rimasta coinvolta l’Italia. E’ stato, dunque, l’Oceano Indiano a ricevere la lieve pioggia di metallo che sin dalle prime ore dell’alba si è ‘adagiata‘ sulle acque. Tuttavia, è sempre difficile stabilire con esattezza la traiettoria di un oggetto di grandi dimensioni in caduta incontrollata e lo stadio del Lunga Marcia 5B non è stata un’eccezione.