Si è spento all’età di 93 anni il patriarca della divulgazione scientifica
Era nato a Torino nel lontano 1928, dove aveva iniziato la sua carriera giornalistica in RAI come cronista radiofonico, anche se la grande popolarità è legata ai suoi programmi di divulgazione scientifica, da Quark a Superquark, solo per citare i più importanti.
Nel 2004 è stato insignito del titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e nel 2021 del titolo di Cavaliere di Gran Croce sempre dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
«Provo grande dolore per la morte di Piero Angela – ha dichiarato il Capo dello Stato Sergio Mattarella – intellettuale raffinato, giornalista e scrittore che ha segnato in misura indimenticabile la storia della televisione in Italia, avvicinando fasce sempre più ampie di pubblico al mondo della cultura e della scienza».
Anche il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha espresso parole di cordoglio in ricordo di Piero Angela: «Un grande divulgatore, un uomo di scienza e di cultura che, sfruttando le possibilità del servizio pubblico televisivo, ha permesso a intere generazioni di italiani di avvicinarsi alla scienza e comprenderne i segreti. Un grande italiano, un uomo elegante e rigoroso capace di trasmettere il piacere della scoperta e della conoscenza».
Il giornalista piemontese, grande appassionato di jazz, è stato infatti uno straordinario protagonista nell’epoca dei media, capace di affascinare il pubblico televisivo con argomenti ad alto contenuto scientifico, senza comunque privare l’ascoltatore del gusto per l’avventura e la scoperta dei misteri dell’universo.