Un anno fa elogiavaGiuntoli e adesso riflette sui contibianconeri
Il silenzio è fragoroso ed è come se rimbombasse nei corridoi della Continassa. Perché, in fondo, questo è un momento chiave non solo per la Stagionebianconera, ma per l’intero piano di risanamento che dovrebbe portare la Juventus ad essere competitiva e allo stesso tempo sostenibile. Il silenzio, naturalmente, è quello del grande Capo John Elkann, nelle vesti di Amministratore Delegato di Exor, la cassaforte della Famiglia Agnelli.
Nella lettera annuale agli Azionisti, infatti, cita la Ferrari, ma si dimentica della grande passione di Nonno Gianni, l’Avvocato. Nella lettera di quest’anno, l’assenza di qualsiasi riferimento alla Juventus viene assolutamente derubricata da Exor. E, poi, oltre alla Juventus, non sono state citate né Gedi né Iveco. Exor, oltretutto, ormai è diventato un colosso, tanto che la squadra vale appena l’1,8% del totale lordo degli asset.
Ma si sa che la Società di calcio vale molto di più di un asset finanziario. Per la stessa Famiglia Agnelli che un anno e mezzo fa ha festeggiato il centenario alla guida del Club. E per i milioni di appassionati che ne fanno la squadra più tifata d’Italia, con tutte le implicazioni sociali e politiche. Elkann confidava molto sul nuovo corso appena varato. Negli ultimi giorni la proprietà ha, infine, avallato l’esonero di Thiago Motta, per il subentro di Igor Tudor.