C’è un film prodotto e girato in Calabria, fra Cosenza e Belvedere Marittimo, che sta facendo parlare molto di sé nei festival cinematografici che, in tempo di pandemia, si stanno svolgendo sulle piattaforme on line

Il titolo del film è Io resto qua!, un lungometraggio diretto dal regista catanzarese Gianluca Sia, che ha abitato per lungo tempo a Cosenza durante i suoi studi all’Università della Calabria dove si è laureato al Dams e dove ha conseguito la laurea magistrale in linguaggi dello spettacolo, del cinema e dei media.

Il film, la cui gestazione risale al 2016 (l’idea iniziale doveva essere quella di un corto, ma il soggetto, scritto dallo stesso Gianluca Sia, si dilatò sino a diventare un lungometraggio) racconta la storia di una ragazza, Erika Serrasi, che scopre improvvisamente di avere un male incurabile. In realtà, il plot iniziale è il pretesto per interrogarsi sul senso della vita, provare a dare delle risposte e stimolare altre riflessioni su ulteriori temi, oltre alla prevenzione oncologica, come il lavoro e l’emigrazione.

Nelle parole del regista, il film è incentrato sull’unicità dell’umanità. Una volta ultimato, nella scorsa estate è stato iscritto a diversi festival e nel corso del mese di Dicembre dell’anno appena terminato è stato selezionato in ben tre importanti vetrine cinematografiche, anche se il riconoscimento più significativo è venuto dall’essere approdato alla finale del New York Flash Film Festival, ancora in fase di svolgimento.

Il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto si è congratulato con il regista Sia e con tutti coloro che hanno concorso alla realizzazione del film, in parte girato nella città bruzia, per il traguardo raggiunto «che testimonia – ha detto Occhiuto – che quando si lavora con tenacia, impegno e passione, anche a costo di sacrifici economici, in quanto Io resto qua! è stato quasi completamente autofinanziato, nessun obiettivo è precluso».

«Il film – ha, poi, aggiunto il primo cittadino – è un caso di cinema indipendente che, con la forza del suo messaggio, denota un senso profondo di attaccamento alla terra di Calabria. Attendiamo tutti – ha, infine, concluso Occhiuto – di poter vedere il film in Sala, quando si tornerà, speriamo presto, alla normalità. La città di Cosenza sarà lieta di ospitare l’anteprima in presenza».