«I Sindaci vengano indicati come Commissari Straordinari per la realizzazione delle opere strategiche di interesse locale». Lo ha ribadito Mario Occhiuto Sindaco di Cosenza e delegato ANCI all’Urbanistica in audizione davanti le Commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato sulla conversione in legge del Decreto Semplificazioni. Una posizione nota quella di Occhiuto, già esplicitata agli inizi di Luglio e che ora viene ripresa anche dalla stampa nazionale. Il primo cittadino, infatti, aveva già posto l’accento sulla necessità di attribuire poteri commissariali ai Sindaci: «E’ quanto mai imprescindibile – aveva più volte sostenuto Occhiuto – offrire servizi e trasformare le città secondo le necessità più impellenti imposte dall’emergenza sanitaria. Per opere considerate strategiche, sia quelle di interesse locale che riguardano la mobilità sostenibile, come le piste ciclabili, l’edilizia scolastica e gli adeguamenti nelle Scuole, gli spazi verdi, i Parchi, gli spazi liberi aperti e la viabilità, ma anche per le grandi opere, di competenza regionale, come quelle che riguardano la salute pubblica e le infrastrutture sulla mobilità, c’è assoluta necessità che i Sindaci vengano investiti dei poteri commissariali».
C’è, inoltre, il capitolo digitalizzazione di cui, secondo l’ANCI non si prendono in adeguata considerazione gli impatti sui Comuni che devono metterle in pratica. «Le modifiche relative all’Anagrafe nazionale della popolazione residente, fortemente promosse dall’ANCI – ha osservato infine Occhiuto – consentiranno una migliore interoperabilità fra banche dati, assegnando un codice univoco ad ogni iscritto in anagrafe ed una piena circolarità anagrafica, dando la possibilità al cittadino di richiedere i propri certificati direttamente all’Anagrafe centrale, accedendo attraverso la propria identità digitale o, comunque, da un qualsiasi Comune del territorio, a prescindere da quello di residenza».