«Sono stato costretto a chiudere le Scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado ricadenti in tre Istituti comprensivi della città, a causa di contagi diffusi fra alcuni studenti e docenti, visto che non è stato possibile effettuare velocemente i tamponi nemmeno a chi è entrato in contatto con il virus per mancanza di laboratori attrezzati».

Inizia così l’intervento del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto che spiega i motivi della chiusura di alcune Scuole cittadine, evidenziando la situazione di emergenza sul territorio con particolare riferimento a quanto sta accadendo all’Ospedale di Cosenza dove i reparti sono saturi e funziona un solo laboratorio per processare i tamponi.

«Ho sollecitato – sottolinea ancora Occhiuto – gli Uffici di prevenzione dell’Asp, ma mi sono reso conto che in quegli Uffici e nell’unico laboratorio attrezzato nell’Ospedale c’è gente che lavora tutto il giorno in situazioni difficili, sotto pressione di cittadini e di autorità varie. Non è certo colpa loro, anzi sono dei valorosi. Senza personale sanitario adeguato vengono meno anche gli altri servizi sanitari perché ci si concentra solo sul Covid-19».

Infine, il primo cittadino rivolge un pensiero ai ragazzi cosentini costretti al ritiro sociale: «Abbiamo rinchiuso i ragazzi in casa, per tre mesi e poi ancora oggi, senza capire che il ritiro sociale per un adolescente è un fattore molto preoccupante. Per i giovani lo spazio vitale non è la casa, ma la scuola e la città. Hanno bisogno di relazioni e patiscono la mancanza di socialità».