Si tratta del più prestigioso riconoscimento assegnato dalla EAA – European Association of Archaeologists, una delle più importanti Istituzioni internazionali dedicate allo studio dell’antichità riconosciuta dal Consiglio d’Europa

«Quello riconosciuto alla Soprintendenza Speciale di Roma è un premio importante – ha dichiarato il Ministro della Cultura Dario Franceschini che dimostra la qualità e il livello di eccellenza raggiunto dalle nostre strutture poste a tutela e valorizzazione dello sterminato patrimonio archeologico romano».

Dal 2007 il Sitar è un sistema informativo georeferenziato in cui la Soprintendenza immette in rete i dati e le informazioni sui ritrovamenti e i reperti archeologici rinvenuti nel territorio romano. Un progetto open data di archeologia pubblica partecipato, in grado di coinvolgere attraverso internet la cittadinanza e utenti anche di altri Paesi.

Proprio il carattere innovativo del progetto e la continua implementazione, che ha visto la creazione di un nuovo sito nel 2020, sono alla base del Premio che la EAA ha voluto assegnare quest’anno al Sitar. «Un riconoscimento che ci rende orgogliosi, perché illumina il lavoro fatto dalla Soprintendenza per rinnovare e rendere accessibile a tutti l’inesauribile patrimonio archeologico della città di Roma» ha ribadito Daniela Porro Soprintendente Speciale di Roma.