Un Paese fra le macerie del Dopoguerra, mentre un Treno porta i ragazzini poveri del Sud verso le regioni rosse del Nord, ricche ed accoglienti. Una storia talmente bella da essere vera, raccontata nel libro di Viola Ardone. E la storia di Amerigo, un bambino di 8 anni e una madre sola che non sa come tirare avanti.
I bambini trovano il benessere, grazie coloro che gli hanno aperto le porte. «Ho voluto fare questo film per ricordarci che non c’era separazione tra un Nord e un Sud, che rappresento senza edulcorazioni – ha spiegato la regista Comencini – molte barriere sono state messe tra noi, ma sono ottimista e penso che questa Italia ci sia ancora».
«Oggi più che mai, con popoli e bambini in viaggio fra le Nazioni, bisogna ricordare ciò che siamo stati e siamo ancora capaci di fare – ha, infine, ricordato la Comencini -. Dobbiamo avere il coraggio di essere uniti». Scopriremo, comunque, che l’Amerigo adulto è incarnato dal bravissimo attore Stefano Accorsi.