A 600 anni dalla sua esecuzione, sarà visibile sino al prossimo 23 Ottobre. Fra le altre opere, sono presenti in mostra anche quelle del Beato Angelico, Masolino e Filippo Lippi
Si tratta della mostra dal titolo Masaccio e i Maestri d’Arte del Rinascimento a confronto per celebrare, appunto, i 600 annidel Trittico di San Giovenale. Il Trittico, non a caso, è la prima opera a noi nota, eseguita dal grande pittore Tommaso di Ser Giovanni di Mone detto Masaccio.
Un uomo geniale, la cui arte ha rivoluzionato la pittura italiana del XV° secolo ed ha contrassegnato nel corso dei secoli l’immaginario artistico valdarnese, e non solo. Oltre a cercare di precisare le circostanze storiche ed artistiche della realizzazione dell’opera, la mostra si pone l’obiettivo di rileggere ed approfondire i legami dell’artista con la pittura del suo tempo in cui agivano «formidabili fermenti di novità».
L’obiettivo è anche quello di cercare più sicuri riferimenti per la sua formazione artistica, per molti aspetti ancora nebulosa ed incerta, nel tentativo di raccogliere intorno al Tritticoopere di artisti che furono a Masaccio contemporanei e che, seppure da prospettive spesso diverse, condividevano con lui l’anelito verso una pittura rinnovata, sia dal punto di vista dei contenuti, che da quello dei modelli iconografici.