Così sì è espressa la titolare del Viminale alla Conferenza sul dialogo migratorio che si è svolta a Sarajevo. L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello di realizzare un momento di confronto con i principali partner europei sui temi migratori
«Riunioni come quella odierna sono essenziali per sviluppare un dialogo regionale che coinvolga l’Unione europea ed i Paesi limitrofi dell’Area balcanica interessati da flussi migratori sempre più complessi da gestire» ha dichiarato il Ministro Luciana Lamorgese in apertura del messaggio inviato ieri alla Conferenza sul dialogo migratorio organizzata a Sarajevo dal Ministro della Sicurezza della Bosnia Erzegovina Selmo Cikotić.
Nel corso del suo intervento e dopo aver illustrato con dati recenti l’attuale scenario europeo e italiano, particolarmente interessato dai flussi migratori, la titolare del Viminale ha fermamente ribadito le tre direttrici fondamentali lungo le quali deve essere sviluppata la collaborazione regionale.
Si tratta della cooperazione di Polizia per reprimere l’azione dei trafficanti di migranti e la loro capacità di adattarsi ai diversi scenari; il sostegno ai Paesi limitrofi da parte dell’Unione europea per rafforzare la loro capacità di accoglienza anche a fronte di situazioni di pressione e di improvvisi afflussi massicci di immigrati; il supporto ai Paesi limitrofi per facilitare i rimpatri degli immigrati che non hanno titolo alla protezione internazionale.
Infine, il Ministro ha aggiunto che «è il momento di sviluppare una strategia europea solidale e organica che sappia analizzare le dinamiche migratorie con una visione politica concreta e pragmatica e che in tale direzione occorre coinvolgere tutti gli Stati membri nella gestione dei flussi per garantire un riparto più equo degli oneri di accoglienza dei più vulnerabili, ma anche delle attività di rimpatrio degli immigrati illegali».
*L’immagine in evidenza è a cura di Miguel Berrocal