«Dobbiamo guardare al sistema Azienda fuori dai luoghi comuni, con un approccio culturale che spinge tutti a migliorarsi, dando valore ad ogni cosa». Lo ha sottolineato il Presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli nell’introdurre il seminario L’impresa riformista. Lavoro, innovazione, benessere, inclusione rientrante nell’iniziativa Libri per lo sviluppo.
Al tavolo dei relatori anche il presidente Museimpresa Antonio Calabrò, l’accademico Nuccio Ordine, il Presidente Unindustria Calabria Natale Mazzuca ed il Direttore Rosario Branda.
Confindustria è consapevole della forte funzione sociale dell’impresa che va oltre la produzione di profitto ed assolve ad una funzione pubblica perché è agente di trasformazione sociale, combatte le disuguaglianze, promuove i processi di innovazione che dall’economia si allargano alla società, determinandone le trasformazioni.
«La lezione dell’iniziativa Libri per lo sviluppo – ha sintetizzato il Direttore Branda – ci suggerisce di non confondere il cortile di casa con l’universo, che il lavoro, il benessere, l’inclusione presuppongono sguardo lungo ed un approccio culturale prima e pragmatico poi per ogni progetto da implementare».
Sul rapporto tra mercato e formazione, sull’importanza della Scuola e dell’Università, del sapere finalizzato alla crescita della persona prima che del lavoratore ha parlato diffusamente l’accademico Nuccio Ordine, ordinario di Letteratura Italiana all’Unical e visiting professor di Università internazionali, il quale ha dichiarato: «Per formare le persone e per ottenere ottima ricerca scientifica non abbiamo bisogno della rapidità imposta dai mercati, ma dei tempi giusti che producono così risultati migliori».