Come di consueto è stato organizzato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dal Ministero dell’Istruzione
Occorre la responsabilità del ricordo, perché il vero rischio è che alla fine ci si abitui. In alcuni Paesi europei, ad esempio, il 20% degli studenti nemmeno sa che cosa sia stata la Shoah, mentre l’antisemitismo sta risorgendo in Europa: «Ciò vuol dire che non abbiamo lavorato abbastanza con le coscienze» ha dichiarato il Ministro Valditara.
Il prossimo 27 Gennaio ricorre il Giorno della Memoria e, per l’ennesime volta, sarà l’occasione per ricordare il tragico evento del secolo scorso accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale. La Shoah, oltretutto, l’hanno causata non solo i tedeschi, ma tutti quelli che sono stati complici, alcuni italiani compresi.
Intanto, in prossimità dell’evento il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane hanno rinnovato la collaborazione per promuovere una serie di iniziative nelle Scuole italiane che contrastino l’antisemitismo.
«Quando avevo 21 anni – ha, infine, raccontato il Ministro – il viaggio della memoria non si faceva, io me lo feci da solo, al campo di Dachau, e toccai con mano gli abissi cui può arrivare la depravazione dell’essere umano. Quest’anno ricorrono i 75 anni della Costituzione ed è un’occasione per ricordare che la nostra Carta mette davanti a tutto la persona umana, al cui servizio si pone lo Stato. Questo è il nostro faro, che ci deve illuminare la via per impedire che queste tragedie si ripetano».