E’ iniziata la collaborazione fra Italia e Francia per decarbonizzare le economie nazionali

All’indomani la decisione dell’Unione europea di ridurre del 55% al 2030 le sue emissioni di gas serra, e il giorno prima del 5° anniversario dell’Accordo di Parigi, l’incontro bilaterale fra i Ministri dell’Ambiente dei due Paesi sancisce un importante passo in avanti per la salvaguardia del clima.

«E’ un giorno importante per la Ue, con la decisione dell’obiettivo di riduzione delle emissioni – ha spiegato la Ministra francese della Transizione ecologica Barbara Pompili -. Per noi è importante cominciare a lavorare con l’Italia su questi temi. Abbiamo trovato numerose convergenze  su misure riguardanti il mercato delle emissioni e la riduzione del carbonio alle frontiere. A Roma ho incontrato anche il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, col quale ho discusso di transizione energetica nell’industria».

Durante l’incontro si è discusso anche di economia circolare, di tutela del mare e degli Oceani, delle Alpi e delle riserve naturali Unesco, rafforzando l’impegno e la collaborazione fra i due Stati nella lotta ai cambiamenti climatici. «L’Accordo di Parigi è una pietra miliare nella lotta ai cambiamenti climatici – ha spiegato il Ministro Costadopo cinque anni, è diventato il luogo della politica, non solo europea, ma del pianeta e quindi chi vuole parlare di clima passa da quell’accordo. Quella è il luogo della gravitazione politica del pianeta».

Inoltre, ha poi sottolineato che «il Recovery Plan ci dà la possibilità di accelerare la transizione verso una economia decarbonizzata. Con quei fondi possiamo costruire un meccanismo che consenta a grandi e piccole Imprese di ottenere la loro transizione ecologica. Fra gli strumenti ci sono gli incentivi fiscali, ma anche la green finance: le banche, al momento di erogare i loro prestiti, potranno valutare l’indice di sostenibilità ambientale degli investimenti, sulla base di 6 indicatori definiti dal Ministero dell’Ambiente».