Una Reggina molto fisica, ha strozzato il gioco di un Cosenza, tra l’altro poco ispirato, che nel derby casalingo ha subito contro la squadra di Aglietti la prima sconfitta interna in questo Campionato

I colori rossoblù hanno assunto dei toni pastello dopo la serata di ieri. Gli spalti del San Vito-Marulla, infatti, erano adornati a festa, come nelle migliori occasioni. Tant’è che la curva Nord si è ammantata di una coreografia dal grande effetto scenico, fatta di uno sfolgorante luccichio che, questa volta, ha dovuto persino sopperire alla mancanza di spettacolo scarsamente visto sul prato verde, cliché a cui i tifosi silani erano ampiamente abituati, almeno nel proprio Stadio.

E’ iniziata coi botti la gara del Cosenza, anche se si è trattato dei bengala accesi dalla parte opposta, ossia in curva Sud, che in qualche modo, ha voluto far sentire la sua ‘voce‘ nel frastuono assordante di un clima festoso che, in quei minuti palpitanti, ha accompagnato il fischio iniziale dell’arbitro Di Martino. Quasi 9 mila gli spettatori paganti per un calcio finalmente in ‘presenza‘, in uno scontro che comunque ha riacceso antiche rivalità, rievocando (forse) l’epoca pre-millenaria dei Brettii e degli Ausoni.

Squadre, tuttavia, con carature diverse, costruite per raggiungere obiettivi differenti: Reggina che punta al salto di categoria. Cosenza che, possibilmente, preferirebbe confermare, in tranquillità, quella attuale. La partita, in realtà, non ha mai vissuto particolari momenti di esaltazione, se non agonistica. Gli amaranto l’hanno messa soprattutto sul piano fisico, dove eccellevano guarda caso in centimetri, lasciando agli avversari l’illusione di organizzare scorribande nei pochi spazi concessi. Troppe le volte in cui i vari Caso, Florenzi e Palmiero hanno, per l’appunto, impattato contro la corporatura imponente e scultorea degli atleti reggini.

Poche, ma significative, le occasioni create nel primo tempo. Ottimo il tentativo di Corsi al 10′, al quale ha risposto Montalto dopo alcuni minuti, e spettacolare la respinta di Vigorito al 18′ sulla pericolosa schiacciata di Cionek. La ripresa, in ogni caso, è stata molto più avara, soprattutto per la squadra di casa. A nulla, infatti, sono valsi gli ingressi di Millico, Kristoffersen e Pandolfi per far breccia nella solida difesa orchestrata dal roccioso Stavropoulos. Al 55′, oltretutto, Montalto è stato bravo a castigare gli uomini di Zaffaroni dopo l’errore in uscita dei Lupi. La Reggina, senza esitare, è subito ripartita in avanti e l’attaccante siciliano, con un sinistro potente e preciso, ha messo in rete la palla della vittoria e del momentaneo primato in classifica: primi insieme al Pisa con 22 punti, anche se con una gara in più.

«Ai ragazzi non posso rimproverare nulla» ha detto Zaffaroni in Conferenza Stampa, nonostante la squadra, dopo la seconda sconfitta consecutiva (la prima fra le mura amiche), in una classifica assolutamente corta, rischia purtroppo di essere risucchiata verso il basso. Ora ci sarà la sosta per poter rifiatare e per mettere, quanto meno, un po’ di ordine nello spogliatoio, cercando di recuperare qualche acciaccato di lusso di cui si avverte terribilmente l’assenza. Parma, Spal, Monza e Cremonese, saranno le prossime avversarie. Davvero tanta roba. Seguirà, poi, la sfida contro il Pordenone per concedersi una piccola tregua, prima di affrontare in casa il Pisa delle meraviglie.

IL TABELLINO DEL MATCH:

COSENZA: Vigorito; Venturi, Rigione, Pirrello; Situm (85′ Sy), Carraro, Palmiero (76′ Gerbo), Florenzi (69′ Millico), Corsi (85′ Kristoffersen); Gori (76′ Pandolfi), Caso. A disposizione: Saracco, Matosevic, Panico, Vallocchia, Minelli, Sueva. All. Zaffaroni

REGGINA: Turati; Lakicevic, Cionek, Stavropoulos, Di Chiara; Bellomo (80′ Ricci), Bianchi (68′ Laribi), Crisetig, Liotti (68′ Hetemaj); Galabinov (80′ Tumminello), Montalto (62′ Cortinovis). A disposizione: Micai, Amione, Loiacono, Menez, Regini, Denis, Adjapong. All. Aglietti

ARBITRO: Di Martino di Teramo (Colarossi – Iorio)

IV UFFICIALE: Carrione di Castellammare di Stabia

VAR: Marinelli di Tivoli

AVAR: Pagliardini di Arezzo

MARCATORE: 55′ Montalto

NOTE: Serata umida con temperatura di circa 18°C. Spettatori presenti 8.506 di cui 324 ospiti (Incasso di € 86.888)

Ammoniti: 29′ Stavropoulos (R), 32′ Bianchi (R), 56′ Situm (C), 83′ Cortinovis (R), 87′ Hetemaj (R), 92′ Di Chiara (R)

Angoli: 7-5 (pt 2-4)

Recupero: 0′ pt; 4′ st