E’ stato presentato in anteprima all’Estragon di Bologna con un appuntamento serale, ma è in uscita oggi Venerdì 12 Novembre Siamo qui, il nuovo album di Vasco Rossi, un disco dalla gestazione lunga e difficile a causa del dilagare della pandemia
Un disco in linea con il rock cosiddetto classico, quello del periodo d’oro degli anni ’60 e ’70, periodo della formazione della generazione cui Vasco appartiene. L’album esce a distanza di ben sette anni dal precedente lavoro del rocker, pubblicato nel 2014 e intitolato Sono innocente. Si tratta di 10 canzoni o 10 storie una diversa dall’altra, che compongono il suo sguardo ironico e onirico sull’attuale condizione umana, contraddizioni e complicazioni comprese.
La scaletta dei brani è costruita sul modello di quelle da concerto. Parte con una ‘pacca‘ di rock duro, per poi proseguire in un’onda emotiva che scatena un’esplosione di energia. Insomma, Vasco richiama l’attenzione del suo pubblico e si fa sentire con un album classic rock, tutto suonato da musicisti con strumenti veri. Una sferzata di energia che arriva, naturalmente, al momento giusto. Dolce e amaro, come nella migliore tradizione del suo autore. Connesso con il mondo, ma più distaccato e lucido. Forte nelle sue espressioni, ma contagioso nelle sue impressioni.
«Questi non sono i guai di ‘Vita spericolata’ – ha sostenuto la star italiana – ma i guai dell’esistenza umana: non ci piangiamo addosso, ma ne prendiamo atto. Pensiamo di essere quello che possediamo, crediamo con arroganza di essere artefici del nostro destino mentre siamo in balia della natura, gettati in una vita senza senso». L’album, inoltre, sarà da preludio al prossimo tour Vasco Live 22 che si terrà dal 20 Maggio al 30 Giugno con ben 11 concerti.