L’evento alla Galleria nazionale d’Arte moderna visitabile dal 3 Dicembre al 28 Febbraio 2025

Annunciata dall’ex Ministro Gennaro Sangiuliano come il grande omaggio dell’Italia alla sua avanguardia più famosa, si è inaugurata ieri a Roma la mostra sul Futurismo. Un’apertura preceduta da mesi di accese polemiche, che però la Direttrice del Museo Renata Cristina Mazzantini, ha puntualmente smentito.
Tutte criticità, compresi esposti vari e azioni legali da parte di studiosi prima coinvolti e poi estromessi dal progetto, sulle quali ieri ha voluto ironizzare l’attuale Ministro della Cultura  Alessandro Giuli, durante la Conferenza di apertura dell’esposizione.
Sono oltre 350 le Opere proposte, cui vanno aggiunti i tantissimi documenti. Ma di queste più di 100 sono di proprietà della stessa Galleria nazionale e solo 10 arrivano dall’estero. Le grandi Opere, quelle unanimemente considerate tra i capisaldi del movimento, sono in gran parte rimaste altrove, soprattutto negli Stati Uniti.
A caratterizzare il percorso, che punta ad evocare in maniera spettacolare una generale temperie «futurista», si aggiungono altre Opere d’Arte strictu sensu. «La mostra punta ad essere inclusiva, didattica e multidisciplinare» ha, infine, spiegato il suo curatore Gabriele Simongini.