l Presidenti della Repubblica italiana e slovena hanno partecipato all’inaugurazione di Nova Gorica e Gorizia
La Cerimonia si è svolta in Piazza Transalpina, situata al confine tra Italia e Slovenia. E mentre Nova Gorica e Goriziapreparavano la Festa, intrecciando le bandiere nazionali con quella europea, a 45 chilometri di distanza c’era chi ha vandalizzato la Foiba di Basovizza, simbolo della pulizia etnica titina.
Un oltraggio che non ha, tuttavia, guastato il clima d’amicizia che si è respirato ieri nella città di confine. Infatti, Sergio Mattarella ha subito voluto derubricare quegli slogan, spiegando che «nulla può far tornare indietro la storia che Slovenia e Italia hanno costruito e stanno costruendo insieme».
La parabola storica a cui ha alluso Mattarella, è quella che ha spinto entrambi i Paesi a dare congiuntamente il via alla riconciliazione di un progetto. «Possiamo essere orgogliosi di quanto è stato fatto» ha dichiarato, infine, il Capo dello Stato alla Presidente slovena Nataša Pirc Musar, attraversando con lei la Piazza dove è stato costruito un tempo, il primomuro del Continente.