Com’era ampiamente prevedibile il Presidente Guarascio richiama il mister precedentemente esonerato sulla panchina del Cosenza

Restano ancora 14 gare da disputare per archiviare questo sofferto Campionato e a Marco Zaffaroni è stato nuovamente affidato l’arduo compito di salvare la squadra da una seconda consecutiva retrocessione.
Una decisione dettata dalla più parsimonia che da motivi tecnici, anche perché il tecnico di origini milanesi proverà ad allenare una squadra in gran parte diversa da quella che ha lasciato agli inizi di Dicembre, subito dopo aver collezionato un filotto di 5 sconfitte, fra cui un solo pareggio, nell’arco di 6 partite.
Toccherà, dunque, a lui, nonostante la poca esperienza accumulata in Serie B, rilanciare le quotazioni di una squadra che nel frattempo è rimasta sempre più impelagata nel fondo della classifica. E’ inutile nascondere, oltretutto, che il calcio cosentino attraversa una delle fasi più turbolenti della sua storia sportiva.
A parte la presunta solidità economica della Società, più volte rivendicata dallo stesso Guarascio, si ha la netta sensazione, dimostrata tra l’altro dai fatti, che la gestione del Club si fatta, soprattutto, da molta improvvisazione e poche idee manageriali.
Le annate trascorse in questa categoria, conquistata nel Giugno del 2017, sono infatti costellate da tanti insuccessi e da continue figure barbine, che hanno reso l’ambiente un’autentica polveriera carica di tensioni e frustrazioni, in cui è davvero difficile operare con la giusta serenità.
Tant’è, che molti degli allenatori contattati dalla Dirigenza, hanno opposto, anche in questi giorni, il loro netto rifiuto nel venire a Cosenza per proporre calcio in un ambiente tutt’altro che sereno.
E questo fa capire che la piazza, purtroppo, nel corso degli anni ha perso di credibilità e sono ormai lontani i tempi in cui la panchina rossoblù era diventata il trampolino di lancio per giovani tecnici in cerca di visibilità sul palcoscenico calcistico nazionale.
Basta ricordare la grande carica umana e le profonde competenze dei vari Gianni Di Marzio, Emiliano MondonicoBruno Giorgi, Franco Scoglio, Gigi Simoni, Bortolo Mutti, Alberto Zaccheroni ed Edy Reja.