In Calabria è il triplo della media nazionale
L’Italia si scopre sempre più povera. È il Rapporto Istat Noi Italia 2024 a restituire i numeri del peggioramento della povertà assoluta. In tutto più di 5,6 milioni di persone, pari al 9,7% della popolazione. La colpa è dell’inflazione, che ha accelerato il trend negativo e che ha accentuato la spaccatura del Paese, con la povertà che preme più al Sud.
Oltre1,8 milioni di persone vivono in una condizione di grave deprivazione materiale e sociale. Sono, infatti, tantissimi, i residenti sul territorio italiano coinvolti in questi indici, circa il 9,3% della popolazione. Il confronto con il Settentrione è, poi, impressionante, con la quota di chi è più in difficoltà decisamente più bassa.
«La disuguaglianza nella distribuzione del reddito – si legge in un passaggio del Rapporto – è superiore alla media europea». Ma l’Italia povera è anche quella del deserto demografico. Il tasso di fecondità totale è il più basso di tutti i Paesi Ocse, insieme a quello della Spagna.
L’immagine in evidenza è a cura di Guido Montani / Ansa