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Niente unisce il nostro Paese come gli azzurri del calcio

I 14 milioni e rotti di italiani che hanno seguito la serata canterina del 10 Febbraio scorso, al confronto dei quasi 16 che tra Rai 1 e Sky  hanno palpitato fino all’ultimo per Italia e Croazia, escono ridimensionati più di Modric al goal azzurro del minuto 98′ nello Stadio di Lipsia.
L’Italia che più unisce è ancora quella dove c’è un grande prato verde. Sinner, che è Sinner, cioè il top del top del tennis, anche quando batte Djoković fa poco più di un terzo o se preferite ben meno della metà. Al posto di Jorginho ci sarà Fagioli e, quindi, la musica cambia.
Luciano Spalletti, questa volta non si è iniettato nessun veleno e anzi ha ritrovato il gusto di raccontare, perfino di svelare scelte di formazione, senza temere spie. Argomento, ormai, archiviato e testa alla prima partita da dentro o fuori, con la certezza (più che la speranza), che la squadra ora possa giocare con maggiore convinzione.
Dopodiché, non è particolarmente gratificante per l’educazione civica del nostro Paese, ma se proprio vogliamo dare un senso allo share, mettiamo a confronto il quasi 60% di Lunedì con il 49% degli aventi diritto di voto che sono andati alle Urne per le ultime elezioni europee.