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Jannik non potrà difendere il titolo a Miami

La parola fine sul caso Clostebol è arrivata alle 10:27 di ieri mattina insieme al Comunicato dell’Agenzia mondiale Antidoping: «La Wada ha raggiunto un accordo per la risoluzione del caso Jannik Sinner» si leggeva, infatti, nella nota Stampa. Dunque, nessun rischio di un anno o 2 di sospensione per negligenza, come richiesto dalla Wada stessa, ma un patteggiamento che porta a 3 mesi di sospensione.
Sinner era stato trovato positivo allo steroide durante un controllo delle urine a Indian Wells nel 2024. Una contaminazione involontaria, causata da alcuni membri del team. Dopo l’indagine arrivò l’assoluzione per Sinner, per aver agito «senza colpa o negligenza». L’Appello, poi, annunciato il 28 Settembre scorso, aveva rimesso tutto in discussione.
Ora il numero 1 al mondo, è atteso da 3 mesi di purgatorio prima di approdare nel paradiso della terra rossa, al Foro Italico di Roma, dove lo scorso anno era stato atteso, ma non aveva potuto giocare a causa di un problema all’anca. Ora, finalmente, si è tolto un peso, per quel pensiero che restava sempre lì, in un angolo della sua mente. E forse si toglierà quello sguardo un po’ perso nel vuoto, con cui sempre più spesso si presentava agli impegni.