Johnny Depp è l’unico vero divo della Festa del Cinema e arriva in chiusura. La star considerata tra le più sexy anche ora che di anni ne ha 61, compare con lunghi ciuffi di capelli ai lati, gli anelli d’argento alle dita, le scarpe bianche rialzate con delle zeppe, che solo un americano può portare.
Presenta il suo film, un po’ italiano, perché il protagonista è Riccardo Scamarcio. Si intitola Modi, come il soprannome che Picasso e altri avevano dato ad Amedeo Modigliani, il geniale pittore livornese. «Lui è il mio alter ego, ci ho messo tanto di me – dice l’attore tenebroso -. Anche a me non frega niente del successo, non accetto compromessi e non sono mai stato un lacchè, sarei troppo vecchio per diventarlo».
Lui e Modigliani, così simili, a parte il conto in banca. Hanno esorcizzato i propri demoni nell’alcol. Johnny, però, nei modi si presenta sobrio e gentile e parla con un soffio di voce. Il commento di Scamarcio è stato: «Non può essere che il protagonista di un film di Depp sia io e il comprimario Al Pacino. Sono stato a casa sua in America, voleva che ci conoscessimo. Lui è uno dei motivi per cui ho deciso di fare l’attore».