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Assurdo che Massimiliano Allegri resti ancora allenatore della squadra bianconera

Cosa ci sia dietro la crisi della Juventus, è un rebus di difficile soluzione. Sono anni tormentati che, purtroppo, ricordano i momenti più bui della Società torinese. Certo è, che con questo allenatore, le cose si sono maledettamente complicate, al punto che nell’ambiente serpeggia un preoccupante nervosismo, come nel caso dell’espulsione di Vlahović contro il Genoa.
E già, proprio il Genoa, l’ultimo capitolo (triste) di un declino iniziato, purtroppo, da qualche anno, ma che si sta consumando in questi mesi, con una squadra che dal 27 Gennaio scorso, gara in casa contro l’Empoli, ha smarrito definitivamente la propria identità, per non parlare del gioco di cui a Torino si son perse ormai le tracce, mentre la Dirigenza, imperterrita, continua a fare spallucce su questi disastri.
Forse è arrivato il momento che anche John Elkann, ponga seriamente a se stesso qualche domanda sul suo futuro bianconero poiché, oltretutto, non è bastato avere Giuntoli in squadra se, poi, il prezzo da pagare è quello di continuare a trattenere Allegri in panchina, un tecnico paurosamente fallimentare, che dietro alla sua débâcle sta trascinado anche una storia di tutto rispetto, oltre al DNA della Juventus.
Intanto, intorno alla Società tutto tace, ma questo è un dato che non dovrebbe preoccupare più di tanto, in quanto la famiglia Agnelli ha spesso vissuto senza grossi clamori situazioni del genere, nonostante le crisi peregrine o le rare frizioni interne che hanno potuto, a volte, tormentare l’ambiente. L’esonero di Allegri, dunque, non è più una necessità, ma un’urgenza non più rimadabile per tornare ai fasti di un glorioso passato.

*L’immagine in evidenza è a cura della Juventus F.C.