Finisce 3 a 3 la sfida contro il Bologna. La svolta arriva con i cambi fatti da Montero
Da una possibile storica lezione di calcio ad una incredibile rimonta di puro orgoglio, con Montero che esulta come ai tempi d’oro da calciatore. Follia pura al Dall’Ara per una Juventus inguardabile nel primo tempo e, poi, scatenata nei minuti finali. Nel destino c’è Kenan Yildiz, che aveva iniziato la sua avventura lanciato proprio da Montero nella Primavera e che esulta con la linguaccia alla Del Piero.
Il verdetto per il terzo posto è rimandato, quindi, all’ultima giornata, con i bianconeri impegnati in casa contro il Monza e i rossoblù in trasferta a Genova. Sullo sfondo, i ringraziamenti proprio per Thiago Motta, promesso sposo della Signora, dopo la storica qualificazione alla Champions League. La parola d’ordine è intensità, invece, la squadra di Montero si presenta priva di energia, passiva e in totale confusione. L’immagine simbolo dello stato catatonico della squadra è Locatelli, che si avvicina più volte al tecnico bianconero per chiedere spiegazioni.
La conquista della Coppa Italia e lo choc per l’addio turbolento di Massimiliano Allegri, seppur acclamato dal Settore ospiti con cori e uno striscione al quanto fuoriluogo non possono essere, d’altronde, una giustificazione credibile. La sostanza è che il Bologna spadroneggia in campo, viaggiando a velocità spedita sull’erba bagnata del Dall’Ara. Una pressione asfissiante per i bianconeri che capitolano dopo nemmeno 2′ minuti. Poi il destino è nel destro di Yildiz, il predestinato con la maglia numero 10 del futuro, che sigla la rete del definitivo 3 a 3.
* L’immagine in evidenza è a cura di Daniele Badolato / Getty Images