Ne è convinto il Sindaco di Rende Marcello Manna che è voluto intervenire sulle vicende che hanno interessato la provincia americana portando al ferimento dell’afroamericano Jacob Blake da parte di un poliziotto e alle conseguenti proteste scoppiate e nelle quali sono state arrestate 252 persone. «La spirale di proteste e di sangue che da mesi infiammano gli Stati Uniti sono la cartina al tornasole di quanto sia ancora lunga la strada da percorrere in tema di diritti. Ci sentiamo di esprimere vicinanza al Sindaco e a tutta la città per quanto sta accadendo», ha affermato il primo cittadino del comune dell’oltre Campagnano.

«I principi democratici devono essere il cardine di ogni società civile – ha inoltre aggiunto – e vanno per questo tutelati e garantiti, come vanno garantiti uguaglianza, trasparenza nelle Istituzioni e informazione. Corruzione, fake news, la crisi economica crescente ed il conseguente divario sociale stanno creando tensioni e conflitti nel Paese che per antonomasia dovrebbe essere il più libero per principi costituzionali»

«La nostra gemella Kenosha – ha infine dichiarato l’Assessora alla Cultura Marta Petrusewiczè sempre stata una città multiculturale, costruita da emigrati italiani, irlandesi, polacchi e tedeschi, e cresciuta in dimensioni e ricchezza con lo sviluppo dell’industria automobilistica che ha attratto una numerosa popolazione operaia nera. Con la chiusura della Chrysler, la città si è impoverita, con il tasso di povertà di gran lunga superiore fra i Neri e i Latinos che tra i bianchi. L’episodio del giovane Jacob Blake, rimasto gravemente ferito, costituisce un ennesimo caso di brutalità contro gli afroamericani. La rivolta Black Lives Matter, tra l’altro, mette in rilievo la crisi del ceto medio statunitense e ci mette in guardia contro l’ascesa di gruppi che discriminano per motivi razziali le persone di colore».