Territori in cambio di sicurezza. Rinunciare cioè alle regioni occupate dai russi, ma con la garanzia per l’Ucraina di entrare subito nella Nato. Non si tratta di una ipotesi discussa formalmente durante l’ultimo vertice dell’Alleanza a Bruxelles, ma di certo di una possibilità che ciclicamente ritorna in tutte le conversazioni informali. Anche negli ultimi giorni.
E sta, anzi, diventando il motore per accelerare sugli aiuti a Kiev. Non è un caso che Mercoledì scorso il Segretario GeneraleJens Stoltenberg, abbia rilanciato l’idea che prima o poi ci sarà l’adesione del Paese guidato ora da Zelensky. E ieri è stato il Segretario di Stato americano Blinken a riproporre questa prospettiva.
Il primo motivo è semplicemente che questo ‘scambio’ viene considerato da molti Esperti una delle soluzioni possibili per porre fine alla guerra. Non è un’opzione valutata al momento politicamente. Ma è di fatto sul tappeto. Il secondo motivo, invece, è molto più concreto. Sostanzialmente il disegno consisterebbe nel lasciare al Cremlino i territori occupati. E poi però blindare i confini. Facendo entrare quel che resta dell’Ucraina nella Nato.